Francesca Piscicelli

La nostra cara amica Francesca ci ha lasciati il 15 settembre 2016, a pochi giorni dal suo 94° compleanno.
Coloro che l’hanno conosciuta la ricorderanno sempre, con grande affetto e gratitudine per l’immenso e costante lavoro di divulgazione delle parole di Krishnamurti, che Francesca scoprì all’inizio degli anni ’80, grazie a uno dei suoi figli che le suggerì il primo libro.
Da quel momento Francesca sentì sempre di più l’importanza delle opere di Krishnamurti e per diversi anni ebbe l’opportunità e la fortuna di assistere di persona ai suoi discorsi, a Saanen e a Brockwood, dove si recava regolarmente ogni anno, con il suo piccolo camper, passando molte ore in solitudine ad approfondire le parole che aveva ascoltato dalla voce di Krishnamurti. E una volta andò ad ascoltarlo perfino a Ojai, in California.
Fino all’ultimo la nostra cara Francesca ha continuato instancabilmente ad occuparsi di un grande lavoro sulle traduzioni dei discorsi in video di K, e a partecipare e organizzare incontri di dialogo a Milano, con gruppi di persone interessate come lei a condividere e approfondire questo insegnamento. Perché – ripeteva spesso – “Dobbiamo sentirlo profondamente dentro di noi, fin dentro la nostra pelle”…

Grazie Francesca, di tutto cuore, per tutto quello che hai fatto e che ci hai lasciato.

Progetto di sostegno alla scuola di Achyut Patwardhan

Cambia il (loro) mondo:
Adozione a distanza di studenti della Scuola Rurale “Achyut Patwardhan” Varanasi – India.

“Per cambiare la struttura sociale dobbiamo incominciare dall’interiorità, non cambiare solo l’esterno. Dovremmo comprendere la relazione che esiste tra noi stessi e la società e scoprire se nel trasformare la mente umana, la coscienza degli uomini, un nuovo ordine sociale può venire in essere. Una trasformazione radicale della società può avvenire solo quando c’è una trasformazione radicale della coscienza umana.”

J. Krishnamurti: Saanen 20 Luglio 1976

Per maggiori informazioni:
http://www.casadellapace.org/cooperazione/

Grazie, a nome della scuola Achiut Patwardhan per la generosità con cui vorrete sostenere questo progetto umanitario.

Sull’amore e la solitudine

Il Caffè letterario multiculturale, iniziativa dell’Associazione interculturale L’Albero dei desideri, in collaborazione con la Libreria Pangea, vi invitano alla presentazione del libro “Sull’amore e la solitudine” di Jiddhu Krishnamurti.
Introduce Cristina Zavloschi, presenta Santi Borgni.

Venerdì 30 settembre, ore 18.00
presso Libreria Pangea
via San Martino e Solferino 106, Padova
Ingresso a offerta libera.

“Sull’amore e la solitudine” è una selezione tratta da discorsi, dialoghi e scritti di J.Krishnamurti che abbracciano un periodo di oltre trent’anni della sua vita. I temi dell’amore e della solitudine sono osservati da diverse prospettive. Si parla del sesso, della relazione, della fuga dal dolore prodotto dall’isolamento. Invariabilmente il percorso che Krishnamurti suggerisce porta all’osservazione di sé, a lasciare la paura e ad accogliere la vita nella sua pienezza.

“Nessuno può vivere senza rapporti. Potete ritirarvi su una montagna, diventare monaci o sannyasi, vagare da soli nel deserto, ma continuerete a essere in relazione. Non potete eludere questa realtà fondamentale. Non potete esistere nell’isolamento. La mente può pensare di esistere in isolamento o di creare uno stato di isolamento, ma anche in questo isolamento continuerete a essere in relazione. La vita è rapporto, vivere è rapportarsi. […] Il rapporto implica responsabilità, esattamente come la libertà. Essere in relazione è vivere, è la vita, è l’esistenza. Se c’è disordine nei nostri rapporti, tutta la nostra società, la nostra cultura si sfascia, ed è appunto ciò che sta accadendo oggi”.

Jiddu Krishnamurti nacque nel 1895 in India vicino a Madras. E’ morto nel 1986. E’ stato uno degli uomini più profondi e illuminati, che ha ispirato migliaia di persone in ogni parte del mondo. Ciò su cui più insisteva era che la verità è una “terra senza sentieri” e non la si può raggiungere attraverso un sistema istituzionalizzato, sia questo una religione, una filosofia o un partito politico. Quello che stava a cuore a Krishnamurti era la liberazione dell’uomo dalle paure, dai condizionamenti, dalla sottomissione all’autorità, dall’accettazione passiva di qualsiasi dogma. A questo scopo insisteva sul rifiuto di ogni autorità spirituale o psicologica, compresa la propria, ed era interessato a capire come la struttura della società condizioni l’individuo.

Cristina Zavloschi, presidente dell’Associazione interculturale L’Albero dei desideri e ideatrice del Caffè letterario multiculturale.

Santi Borgni ha incontrato la meditazione e gli scritti di J.Krishnamurti nel 1984. Da allora la sua vita è stata dedicata ad approfondire la questione dell’osservazione di sé. Nel 1999 ha creato un luogo di incontro e condivisione in Umbria, Casa della Pace, e fa parte della rete internazionale di persone che, attraverso incontri informali, ritiri, dialoghi, centri e scuole, esplorano il suo lavoro.