Testimonianze da Brockwood Park – Daniele

IL MIO SECONDO ANNO A BROCKWOOD PARK SCHOOL
di Daniele D’Aquino

Dal giornale della Scuola “The Brockwood Observer”
Primavera 2008

brockwood students

Arrivare qui è come interrompere per un momento tutte le abitudini che abbiamo costruito fino ad ora. E’ come varcare una porta che si apre su un mondo parallelo, in cui tutto viene osservato, condiviso e compreso e dove la realtà è oggetto di costante osservazione. Questo è un posto dove ci si può avventurare per cominciare a comprendere se stessi, perché qui nessuno ti giudica e nessuno viene giudicato.

Tornare qui per il secondo anno mi ha fatto capire la magia di questo posto, sempre diverso anche se non cambia mai. Ci sono persone nuove e interessanti, tutto scorre, cresce e si trasforma. La scuola è piccola, con un numero limitato di studenti e perciò è possibile considerarci una famiglia, vivendo in comunità e in armonia.

Siamo circa cento persone che rappresentano il mondo, cento culture diverse e cento diverse occasioni di conoscerle tutte. Le persone ci insegnano come cambiare e maturare, ci insegnano che ci sono tanti modi diversi di vivere e che probabilmente nessuno di questi è sbagliato, perché da ciascuno c’è sempre qualcosa da imparare.

Tornare qui per il secondo anno mi ha permesso di vivere una grande esperienza, piena di emozioni e colpi di scena. Ho lasciato questo posto conoscendo tutti molto bene e poi, da un giorno all’altro, quei ricordi non sono più gli stessi: ci sono molte persone e facce nuove intorno.

E’ difficile entrare nello spirito del momento ma, volendo, proprio da questo possono scaturire rare emozioni. E’ come osservare il cambiamento, la dinamicità delle cose, e farne veramente parte. Tutto questo ci aiuta a crescere, a capire e a pensare i nostri stessi pensieri, che diventano sempre più flessibili. Vivere qui è un’esperienza unica di comprensione e crescita, alla quale vorrei che tutti avessero l’opportunità di partecipare.