Sull’amore e la solitudine

Il Caffè letterario multiculturale, iniziativa dell’Associazione interculturale L’Albero dei desideri, in collaborazione con la Libreria Pangea, vi invitano alla presentazione del libro “Sull’amore e la solitudine” di Jiddhu Krishnamurti.
Introduce Cristina Zavloschi, presenta Santi Borgni.

Venerdì 30 settembre, ore 18.00
presso Libreria Pangea
via San Martino e Solferino 106, Padova
Ingresso a offerta libera.

“Sull’amore e la solitudine” è una selezione tratta da discorsi, dialoghi e scritti di J.Krishnamurti che abbracciano un periodo di oltre trent’anni della sua vita. I temi dell’amore e della solitudine sono osservati da diverse prospettive. Si parla del sesso, della relazione, della fuga dal dolore prodotto dall’isolamento. Invariabilmente il percorso che Krishnamurti suggerisce porta all’osservazione di sé, a lasciare la paura e ad accogliere la vita nella sua pienezza.

“Nessuno può vivere senza rapporti. Potete ritirarvi su una montagna, diventare monaci o sannyasi, vagare da soli nel deserto, ma continuerete a essere in relazione. Non potete eludere questa realtà fondamentale. Non potete esistere nell’isolamento. La mente può pensare di esistere in isolamento o di creare uno stato di isolamento, ma anche in questo isolamento continuerete a essere in relazione. La vita è rapporto, vivere è rapportarsi. […] Il rapporto implica responsabilità, esattamente come la libertà. Essere in relazione è vivere, è la vita, è l’esistenza. Se c’è disordine nei nostri rapporti, tutta la nostra società, la nostra cultura si sfascia, ed è appunto ciò che sta accadendo oggi”.

Jiddu Krishnamurti nacque nel 1895 in India vicino a Madras. E’ morto nel 1986. E’ stato uno degli uomini più profondi e illuminati, che ha ispirato migliaia di persone in ogni parte del mondo. Ciò su cui più insisteva era che la verità è una “terra senza sentieri” e non la si può raggiungere attraverso un sistema istituzionalizzato, sia questo una religione, una filosofia o un partito politico. Quello che stava a cuore a Krishnamurti era la liberazione dell’uomo dalle paure, dai condizionamenti, dalla sottomissione all’autorità, dall’accettazione passiva di qualsiasi dogma. A questo scopo insisteva sul rifiuto di ogni autorità spirituale o psicologica, compresa la propria, ed era interessato a capire come la struttura della società condizioni l’individuo.

Cristina Zavloschi, presidente dell’Associazione interculturale L’Albero dei desideri e ideatrice del Caffè letterario multiculturale.

Santi Borgni ha incontrato la meditazione e gli scritti di J.Krishnamurti nel 1984. Da allora la sua vita è stata dedicata ad approfondire la questione dell’osservazione di sé. Nel 1999 ha creato un luogo di incontro e condivisione in Umbria, Casa della Pace, e fa parte della rete internazionale di persone che, attraverso incontri informali, ritiri, dialoghi, centri e scuole, esplorano il suo lavoro.